La portulaca è una pianta che cresce in gran parte dell’Italia e offre decine di benefici per la salute. Conosciuta con vari nomi, tra cui porcellana e porcacchia, il suo nome scientifico è Portulaca oleracea.

Questa eccellente erba medicinale veniva utilizzata dai nostri antenati per prevenire e trattare numerose condizioni di salute, come nausea e febbre. Di seguito elenchiamo le principali proprietà della portulaca.

Contenuto promosso

AMORE
Le 8 attrici cinesi più belle che meritano attenzione
SCOPRI DI PIÙ
Cuore

Questa pianta è molto ricca di acidi grassi omega-3, essenziali per il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, abbassando il colesterolo e favorendo la circolazione sanguigna.

Diuretico

Il consumo di portulaca favorisce la produzione di urina e la funzionalità renale in generale. Grazie a questa proprietà possiamo eliminare le scorie e gli elementi nocivi dall’organismo.

Medicina antinfiammatoria

La composizione ricca di muco della pianta ha anche un effetto antinfiammatorio e può aiutare ad alleviare le infiammazioni causate dalle infezioni.

Antisettico e antimicotico

La portulaca aiuta a bloccare la crescita di alcuni batteri, rafforzando così il sistema immunitario. Può essere utilizzata anche per combattere funghi e parassiti.

diabete

Secondo studi recenti, la portulaca può ridurre i livelli di zucchero nel sangue ed è una verdura molto utile per i diabetici.

anemia

Le vitamine, i minerali e gli aminoacidi contenuti nella portulaca possono contribuire ad alleviare i sintomi dell’anemia.

antiossidante

La portulaca contiene composti come la betalaina, che hanno proprietà antiossidanti in grado di ridurre i danni alle cellule e neutralizzare gli effetti dei radicali liberi.

Come riconoscere e utilizzare la portulaca
La portulaca è una pianta spontanea e come tale bisogna saperla riconoscere. La portulaca si presenta come una pianta strisciante con foglie lisce e carnose e steli rossastri.

Questa pianta può essere consumata cruda, da sola o in insalata. È consigliabile scegliere i rami più giovani perché sono più teneri e saporiti. Il fusto va evitato: pur essendo commestibile, è molto duro e ha un sapore meno gradevole.